Mapcast è un sistema costituito da una app multilingue già disponibile sui market per iOS e Android (http://www.mapcast.it) e un repository geo-semantico, che permette di organizzare mostre a cielo aperto o anche in interni.

Gli utenti che visitano un luogo con Mapcast installato sul proprio smartphone o tablet, possono scoprire intorno a loro luoghi, storie e itinerari. Gli itinerari costituiscono un vero e proprio racconto legato alla mappa: i visitatori che seguono gli itinerari vengono guidati dal “navigatore turistico” che indica la strada e segnala tutti i luoghi in cui vi sono collegate delle storie, tipo “gira a sinistra in via dei Marsi, ascolta la storia di Maria Montessori e la creazione della prima scuola d’infanzia”. Mediante Mapcast si possono intrecciare itinerari di vario tipo, che partono dall’esterno, entrano negli edifici ed escono nuovamente all’esterno. Le storie infatti sono georeferenziate e classificate semanticamente per essere facilmente ritrovabili; sono anche contraddistinte da QRcode per gli interni: il visitatore entrando dentro un edificio trova cartelli esplicativi con il QRcode di Mapcast che inquadrato con lo smartphone mette subito a disposizione la storia collegata. Mapcast adattato a SLUMM rappresenta un’innovativa applicazione per la realizzazione di open museum capace di:

• comprendere la posizione geo referenziata dell’utente;
• ricercare le informazioni relative ai luoghi, alle storie, ai beni culturali presenti nel quartiere condivise nella piattaforma;
• ricercare informazioni su ristoranti, botteghe, tradizioni, feste…
• combinare le informazioni e raggruppare su un unica interfaccia;
• fornire all’utente la possibilità di costruire e programmare il proprio percorso di visita, immagazzinando le informazioni della rete;
• restituire/visualizzare il percorso di visita;
• condividere il percorso visitato;
• offrire la possibilità agli utenti redattori di aggiungere materiali multimediali relativi al percorso visitato;
• votare le informazioni ottenute.

In sintesi sistema permette di raccogliere, raccontare  e integrare le storie, le immagini e le voci  di San Lorenzo, permettendo agli utenti di ricercare e gestire i luoghi, i contenuti, le informazioni,  per costruire il proprio percorso di visita e fruizione, ottenendo informazioni descrittive del quartiere e di servizio quali indicazioni stradali, hotel, ristoranti e attrazioni.

Il progetto prevede una partecipazione al processo di formazione dei contenuti dell’app da parte  delle associazioni locali, le scuole, gli abitanti del quartiere, ma anche degli utenti dell’applicazione che sceglieranno le informazioni da visualizzare, memorizzare con l’opportunità di contribuire attivamente al completamento dell’informazione inserendo il proprio percorso di visita, immagini e recensioni. Le destinazioni culturali saranno presentate legando tematicamente gli eventi culturali, all’artigianato presente nel territorio, offrendo, così, un sicuro beneficio sia per l’utente che per il territorio.

Le informazioni fornite dal sistema saranno tutte georefenziate in modo da raccogliere le informazioni alla base del percorso di visita e di fornire le indicazioni stradali all’utente per muoversi all’interno del proprio percorso di visita. La possibilità da parte dell’utente di inserire un breve testo interpretativo del bene o dell’ambiente in questione, attribuendogli anche una valutazione che possa essere distinta in interesse storico-artistico e stato di conservazione, in modo da aiutare gli altri utenti anche nella scelta del percorso di visita del quartiere.

Nel quartiere verrà creata una segnaletica speciale che accompagnerà i visitatori negli itinerari, i visitatori avranno sia la app SLUMM Mapcast che segnalerà le storie con la georeferenziazione, che la segnaletica con eventuale apposizione di QRcode per la fruizione diretta delle storie con la app.

in costruzione

Per rispondere al degrado e alla perdita del carattere identitario del quartiere San Lorenzo a Roma, L’ANPI San Lorenzo e YOCOCU (YOuth in COnservation of CUltural Heritage) stanno sviluppando SLUMM (San Lorenzo Urban Memory Musuem), credendo fermamente nella possibilità non solo di recuperare la memoria dei luoghi sanlorenzini ma di trasmetterla alle nuove generazioni, al mondo universitario che vive il quartiere “a tempo” e in modo distaccato, e di farla diventare una memoria collettiva, capace di inglobare le nuove realtà e renderle partecipi di un processo di rinascita, attivando risorse e spazi virtuosi in un processo partecipato dal cittadino.

SLUMM è un progetto aperto alla partecipazione di tutti gli interessati, enti privati e pubblici che abbiano sviluppato progetti e iniziative su San Lorenzo e tutti coloro che vogliono condividere idee, suggerimenti o supportare sia economicamente che mediante attività il progetto.

Il Museo propone memorie itineranti nello spazio e nel tempo, viaggiando nella archeologia, nella storia antifascista, nell’architettura attraversando le grandi trasformazioni conosciute dal quartiere nel dopoguerra e nei decenni successivi, mediante diverse forme di narrazione. Il quartiere è pensato come un grande Museo delle memorie all’aperto permettendo la promozione e valorizzazione delle realtà virtuose operanti a San Lorenzo, permettendo la conservazione dell’identità del territorio e della sua espressione artistica e artigianale.